Una nuova opera scultorea del maestro Antonio Masini arricchisce da poco il patrimonio artistico e culturale di Calvello: è stato, infatti, inaugurato il maestoso portale di “San Giovanni” della Chiesa Madre cittadina. Una scultura solenne, grandiosa, autorevole, realizzata in bronzo ed eseguita con la fusione a cera persa che raffigura in due ante scene della vita di Giovanni Battista.
Figura biblica tenace e decisa, vista dagli occhi del grande artista calvellese Antonio Masini, che nel suo imponente capolavoro artistico ha anche ripercorso momenti di vita vissuta, avendo avuto, nel corso degli anni, una dimensione internazionale, con esperienze un po’ ovunque nel mondo ed in particolare in America latina. “Ma il viaggio più lungo – secondo Antonio Masini – è quello che si fa intorno alla propria casa, perché è il viaggio della memoria”. Continua a leggere
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Il matrimonio cristiano tra profezia e compimento
Provo a tratteggiare le caratteristiche essenziali del matrimonio cristiano alla luce del primo dei due racconti di creazione che si trovano all’inizio del libro della Genesi: il racconto della tradizione detta sacerdotale (cf. Gn 1,1 – 2,4a).
Urge, per prima cosa, presentare una giustificazione delle parole impiegate per titolare quest’articolo. La dicitura «matrimonio cristiano» corrisponde alla certezza che Gesù Cristo è la consistenza di ogni cosa (cf. Col 1,17) e dunque anche del patto matrimoniale che il Creatore ha iscritto nella natura dell’uomo e della donna (cf. CCC 1603). Il matrimonio cristiano, poi, in quanto parte integrante della rivelazione di Dio all’uomo nella storia, è inserito nella dinamica di profezia e compimento, dinamica che trova in Cristo la sua origine, il suo centro ed il suo vertice (cf. Eb 1,1-2; DV 2-4).
Il racconto di Gn 1,1 – 2,4a presenta la creazione di tutte le cose come conseguenza della Parola di Dio. Continua a leggere
Anzi e Gorgoglione ricordano don Vincenzo
È stato scoperto di recente un busto in onore del compianto parroco
Due comunità unite nella memoria viva ed intensa di un grande uomo, morto martire della non violenza. Così Anzi e Gorgoglione (paese d’origine) hanno voluto ricordare la figura di don Vincenzo Abbondanza, tragicamente scomparso tredici anni fa, mentre stava adempiendo al suo compito di sacerdote, cercando di riappacificare i rapporti all’interno di una famiglia. Ha operato ad Anzi soltanto per tre anni, poi il destino ha offerto la sua vita al Signore.
Aveva quarantaquattro anni. Ma la comunità anzese non lo ha mai dimenticato, portando con sé un ricordo indelebile.
Per onorarne la memoria, un emigrante anzese residente a Pistoia, Pasquale Zito, ha donato al Comune di Anzi un busto in ottone bronzato raffigurante lo scomparso parroco. Continua a leggere
Verso Verona
Dalla relazione di sintesi in preparazione al Convegno ecclesiale nazionale
A conclusione del lavoro di indagine e di riflessione, svolto dalla nostre comunità diocesane in preparazione al Convegno di Verona, vogliamo di seguito percorrere una sintesi della relazione diocesana, individuando i punti culminanti del nostro contributo e sottolineando le linee percorribili per un rilancio delle comunità ecclesiali. Le domande proposte dal questionario per lo sviluppo della relazione di sintesi si sviluppano in tre parti : Prima parte – metodo di lavoro, iniziative e soggetti coinvolti; Seconda parte – La nostra testimonianza; Terza parte – gli ambiti della testimonianza.
Tralasciando la prima parte, di cui abbiamo già trattato nel precedente numero di questa rivista, ci soffermiamo subito sulla seconda parte, fondamentale e consistente, perché traccia una considerazione sulla testimonianza cristiana nel suo dinamismo ecclesiale, che richiama l’attenzione al discernimento e alla tradizione culturale della nostra diocesi. Continua a leggere
La Giornata Diocesana dei Giovani
Sabato 8 Aprile 2006 a Brindisi Montagna si è celebrata la ormai consueta Giornata Mondiale della Gioventù, quest’anno solo a valenza diocesana.
Oltre alla massiccia presenza dei giovani provenienti da tutta la Diocesi acheruntina, quest’anno si è avuta la novità della presenza del nuovo Arcivescovo don Giovanni Ricchiuti, a cui è andato il ringraziamento da parte dei presenti per l’impegno che ha assunto fin dal suo ingresso in Acerenza, e che sta portando avanti con sempre maggiore forza per i giovani della sua Diocesi. Nei saluti iniziali si è voluta ricordare la Quaresima Giovani 2006, da lui fortemente voluta, che ha permesso a don Giovanni di Dialogare con i giovani, stare a contatto con loro, conoscere le problematiche che li riguardano e lanciar loro dei messaggi d’impegno e di speranza, partendo dai due brani tratti dalla Lettera di Pietro, documento fondamentale del Convegno Ecclesiale che vedrà la Chiesa Italiana impegnata a riflettere sul suo futuro in Ottobre a Verona. Continua a leggere
Dalla sofferenza alla speranza
Il pellegrinaggio dell’Unitalsi a Lourdes
Sofferenza e speranza: inizio e fine, alfa e omega, tesi e antitesi o tappe dello stesso cammino verso la salvezza e l’amore eterno? Ma cos’è la sofferenza, o meglio, qual è la vera sofferenza? Forse un malessere fisico, uno stato d’animo, quando un fratello ti chiede imbarazzato un po’ di aiuto o quando si lamenta in silenzio per paura di arrecare fastidio?
L’intera storia umana è segnata da male e sofferenza, ma ciononostante, l’ultima parola appartiene a Dio che è amore: ciò che in sé stesso è negativo, Dio lo riempie del più alto significato e valore. Continua a leggere
Die Stimmolanten “rapiti” dall’accoglienza lucana
Il gruppo canoro berlinese si è gemellato con la corale polifonica “Acerenza Città Cattedrale”
Dopo un anno circa di preparativi e di continui contatti con il coro Berlino, la corale Polifonica Acerenza Cittá Cattedrale ha celebrato lo scorso 18 maggio il suo primo scambio culturale con il coro “Die Stimmolanten” di Berlino.
La presidente del coro Caterina Pomponio e lo stesso Maestro del coro polifonico, Pasquale Menchise, hanno iniziato il confronto, in primis, attraverso un dialogo epistolare, inviando le prime impressioni e brani musicali.
Le risposte del coro berlinese erano sempre piú volte allo scambio e colme di entusiamo di poter conoscere una nuova realtá. Lo stesso è avvenuto, di riflesso, negli animi dei coristi acheruntini.
Il 18 Maggio il coro “Die Stimmolanten” parte dalla cittá di Berlino, metropoli e capitale tedesca, per visitare un piccolo centro della Basilicata, con entusiasmo e curiositá per quella che loro chiamano “Italien”. Indescrivibili le bocche spalancate alla vista del “nidum” e del paesaggio. La prima sera è avvenuto il primo contatto con il coro polifonico. Tutti a cena, un bicchiere di buon vino acheruntino e tra una portata e l’altra, i due cori hanno provato insieme i canti che hanno preparato per lo scambio.
Ogni giornata è stata caratterizzata dalla visita ai centri storici della nostra regione, Matera, Melfi, Lagopesole, Venosa, da prove finalizzate allo scambio e da momenti di condivisione presenti nelle serate attorno al faló, onorate dalla presenza del vescovo e del primo cittadino. Continua a leggere
Messaggio per la 40a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
28 maggio 2006
I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione
1. Sulla scia del quarantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, mi è caro ricordare il Decreto sui Mezzi di Comunicazione Sociale, Inter Mirifica, che ha riconosciuto soprattutto il potere dei media nell’influenzare l’intera società umana. La necessità di utilizzare al meglio tale potenzialità, a vantaggio dell’intera umanità, mi ha spinto, in questo mio primo messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, a riflettere sul concetto dei media come rete in grado di facilitare la comunicazione, la comunione e la cooperazione.
San Paolo, nella sua lettera agli Efesini, descrive accuratamente la nostra umana vocazione a “partecipare della natura divina” (Dei Verbum, 21): attraverso Cristo possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito; Continua a leggere
“Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo”
Si terrà a Verona, dal 16 al 20 ottobre 2006, il IV convegno ecclesiale nazionale della Chiesa italiana
Dal 16 al 20 di Ottobre 2006 si svolgerà a Verona il IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa italiana il cui tema è: “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”. La scelta di questo tema esprime il desiderio della Chiesa di considerare, come si è fatto anche per i precedenti Convegni, il ruolo dei cristiani nel contesto della realtà storica in cui vivono e operano.
La traccia di riflessione della Conferenza Episcopale Italiana propone ai credenti cristiani quattro attenzioni fondamentali:
a) la persona di Gesù, il Risorto, sorgente della nostra speranza, che indica un cammino di conversione al riconoscimento della sua identità di Figlio di Dio e, nello stesso tempo, alla natura della Chiesa, espressione storica del Risorto stesso, comunità dei credenti costruita sull’amore, impegnata a dare volto alla comunione;
b) il mondo, luogo in cui la svolta culturale e sociale coinvolge soprattutto noi come destinatari e protagonisti, impegnati a testimoniare il Risorto a livello personale e comunitario. Tutto questo ci pone di fronte un cammino ad un cammino di formazione che dia luogo ad una risposta matura, consapevole e responsabile alla vocazione cristiana; Continua a leggere
Dialoghi di speranza
Quattro tappe per un cammino quaresimale. E’ il percorso di fede e comunione intrapreso da mons. Ricchiuti, assieme ai giovani, verso la Pasqua. E’ il viaggio quaresimale che ha toccato altrettanti paesi della diocesi: Genzano, Anzi, Tolve e Castelmezzano. Prima delle tappe è stata per l’appunto Genzano di Lucania. Ha fatto da sfondo alla cerimonia la chiesa di Maria SS.ma delle Grazie, dove l’8 marzo si sono radunati i ragazzi provenienti dalla zona nord della diocesi. Dopo il breve saluto di una ragazza della collettività ospitante, l’arcivescovo ha cominciato la sua “lectio divina”. A discapito della traduzione letterale, lezione divina, Sua Eccellenza ha immediatamente sfatato i tabù di un incontro prettamente teologico, rivolgendosi ai giovani in toni confidenziali e “pretendendo” di essere chiamato arcivescovo Giovanni e semplicemente don Giovanni. “La Quaresima è un momento bello per la Chiesa universale – le parole di mons. Ricchiuti – che fa suo il pellegrinaggio di Cristo nel deserto e si pone in atteggiamento di orante attesa verso la Resurrezione del Messia”. Questo momento non dev’essere inteso solo appannaggio delle persone anziane, ma va vissuto dalle nuove generazioni con il loro caratteristico spirito lieto, cercando di riconoscere nel quotidiano la luce di Cristo, “faro acceso sulla nostra esistenza”. Continua a leggere
Oppido Lucano, millenni di storia
Si perdono nella notte dei tempi le origini del primo insediamento umano a Oppido Lucano. Il centro devoto a sant’Antonio e alla Madonna del Belvedere mosse i suoi primi passi nel Neolitico. Nel periodo preromano, l’area era particolarmente viva. Numerosi sono i reperti ritrovati sul monte Montrone, datati anche VIII secolo a.C. L’insediamento osco-lucano sviluppatosi sulla sommità del colle oppidano è stato identificato da alcuni con l’Opinum presente nell’Itinerarium Antonini, importante asse viario. A Oppido fu scoperta la Tabula Bantina, uno dei documenti più significativi in lingua osca. In epoca romana, l’agro del centro bradanico divenne una “corona” di villae: testimonianze del periodo sono oggi gli insediamenti di Sant’Igino e Masseria Ciccotti.
Oppido riappare sulla documentazione nel secolo XI, quando i Normanni ne fecero la sede di un imponente castello. E’ qui che probabilmente nacque Giovanni Abdia (o Obadiah), figlio del primo signore di Oppido: Drochus. La crescita demografica favorì l’installazione a Oppido del mercato settimanale. La fedeltà agli angioini costò al centro del potentino il saccheggio e l’incendio nel 1348, durante la guerra fra Giovanna I regina di Napoli e Ludovico re d’Ungheria. Continua a leggere
La comunicazione sociale per lo sviluppo del territorio
Se ne parla domani ad Acerenza
“La comunicazione sociale per lo sviluppo del territorio”. E’ il tema di un approfondimento operato dall’Azione Cattolica della diocesi di Acerenza, i cui risultati saranno presentati domani nel salone dei vescovi dell’Arcivescovado.
L’orografia del territorio, la mancanza di infrastrutture di collegamento ha sviluppato nel temperamento del lucano una sorta di adattamento alla condizione di solitudine caratterizzata dal silenzio, dall’impegno individuale nella lotta per la sopravvivenza.
L’irruzione dei media nelle nostre case, il martellante incoraggiamento al consumo di beni molto spesso inutili e talvolta addirittura dannosi, il caotico sovrapporsi di voci contraddittorie nello scontro politico, i fiumi di parole urlate, ha condizionato negativamente la nostra capacità di ascolto, approfondito la nostra solitudine, inaridito la nostra vita, ridotta la nostra disponibilità per l’altro. Continua a leggere