Il benvenuto di Oppido Lucano al nuovo “pastore” diocesano
Oppido Lucano ha accolto il nuovo vescovo. All’arrivo di monsignor Ricchiuti, erano presenti in piazza Guglielmo Marconi numerosi cittadini e tanti bambini con striscioni di saluto. L’accoglienza era stata preparata in special modo dagli alunni delle scuole elementari, ma a causa di un contrattempo e del conseguente dilatarsi dei tempi del programma, la presenza dei più piccoli è andata man mano scemando.
Il freddo e il protrarsi dell’attesa non hanno impedito, però, ai più tenaci e resistenti, di rendere ugualmente una calorosa accoglienza espressa con striscioni e saluti inneggianti al nuovo prelato, che ha ripetuto questi incontri in ogni cittadina della diocesi.
L’accoglienza istituzionale è stata invece portata, oltre che dal parroco don Giuseppe Greco e da don Nico Baccelliere, dal vicesindaco Franco Maglione, dagli assessori Martino, Fidanza e Manniello, accompagnati dal dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Franco Casale e alcuni docenti delle scuole elementari.
Monsignor Ricchiuti è stato accompagnato in chiesa Madre, dove si è celebrata la Santa Messa vespertina, come sempre piena di numerosi fedeli, felici e incuriositi dalla presenza del loro nuovo “pastore” che dopo l’omelia, in poche parole, ha espresso il suo pensiero. “C’è molto da fare”.
Dopo la celebrazione eucaristica, l’arcivescovo si è imbattuto nella gente della piazza salutando e dialogando con i cittadini. La serata ha avuto la sua conclusione con un incontro nella sala consiliare del Comune. Il vicesindaco Franco Maglione ha colto l’occasione per illustrare a Sua Eccellenza le problematiche più attuali della comunità e i problemi economici e sociali che invadono i territori lucani in questo momento di crisi. I temi centrali sono stati la viabilità, la difesa dell’ambiente, la valorizzazione dei beni storici e in particolar modo i temi della solidarietà, tolleranza e difesa dei valori; questi ultimi, attualissimi in un momento in cui anche nella comunità oppidana si vede un aumento significativo della presenza di immigrati stranieri.
In un discorso sociale tendente alla pace si è chiesta collaborazione e disponibilità alla Chiesa per affrontare la problematiche dell’integrazione. Infine si è messo in luce il problema “giovani”. Il vescovo è sembrato volenteroso nel far sua, al più presto, la realtà della nuova comunità.
Durante il suo intervento, mons. Ricchiuti si è rivolto alla gente con parole forti. “Intendo mettermi in cammino assieme a voi – ha detto – per combattere le difficoltà”. Ha chiesto alle autorità locali di svolgere il loro servizio “per il bene comune” e ha continuato scherzosamente paragonando “i gradini per salire nella sala consiliare” a quelli della chiesa Madre di Oppido: “in entrambe si entra e si esce con l’intento di essere buoni cristiani”. Chiudendo con un “contate sulla mia presenza”. A fine serata l’amministrazione e don Giuseppe Greco hanno omaggiato monsignor Ricchiuti con una icona della Madonna con Bambino e una casula.
Michele Paolucci